In una ipotetica classifica dei personaggi meno invidiati in questo momento metterei sicuramente il ministro per i Beni e le Attivita' Culturali Sandro Bondi. Dopo il crollo della casa dei gladiatori a Pompei, la protesta dei lavoratori nel settore dello spettacolo per i tagli al Fondo Unico dello Spettacolo (FUS) ed il mancato rinnovo degli sgravi fiscali per le produzioni cinematografiche, ecco infine scoppiare lo scandalo parentopoli: tra i beneficiari del tanto contestato FUS, per una quota di 25.000 euro, troviamo l'ex marito dell'attuale compagna del ministro Manuela Repetti. La giustificazione secondo cui si tratta di un fatto privato, di un gesto generoso rivolto ad una persona in difficolta' e' banale e gia' sentita, Bondi deve aver imparato dal presidente del Consiglio, anche lui uomo di cuore pronto ad intervenire per togliere dai guai la povera Ruby. Ma non solo, dobbiamo aggiungere fra i destinatari della bonta' del ministro anche il figlio di Manuela Repetti, che si e' venuto a sapere lavora al ministero. Ultimo degli scandali, in occasione dello scorso Festival del Cinema di Venezia, Bondi avrebbe inventato un "premio speciale" da assegnare alla regista bulgara Michelle Bonev, amica "cara" del presidente Berlusconi.
Prima della mozione di sfiducia che lo riguardera' lunedi' prossimo, lo vogliamo ricordare qui per un'attivita' che lo ha reso famoso in questi anni: le poesie dedicate a personaggi, della politica e no, a lui particolarmente vicini. In pieno accordo con il suo carattere, si tratta di brevi componimenti di ossequio, lunghi generalmente 4 versi, ciascun verso composto da poche parole, piu' che altro sostantivi e aggettivi (i verbi sono rari). Il tutto pieno di retorica e immagini mielose, senza alcuna connessione logica fra un verso e l'altro. Ecco un esempio che ho copiato dall'antologia su gamberorotto.com:
Prima della mozione di sfiducia che lo riguardera' lunedi' prossimo, lo vogliamo ricordare qui per un'attivita' che lo ha reso famoso in questi anni: le poesie dedicate a personaggi, della politica e no, a lui particolarmente vicini. In pieno accordo con il suo carattere, si tratta di brevi componimenti di ossequio, lunghi generalmente 4 versi, ciascun verso composto da poche parole, piu' che altro sostantivi e aggettivi (i verbi sono rari). Il tutto pieno di retorica e immagini mielose, senza alcuna connessione logica fra un verso e l'altro. Ecco un esempio che ho copiato dall'antologia su gamberorotto.com:
A Rosa Bossi in Berlusconi
Mani dello spirito
Anima trasfusa.
Abbraccio d’amore
Madre di Dio.
(la madre di Berlusconi e' madre di Dio, quindi ...). Sullo stesso sito esiste una divertente applicazione, il Bondolizer per generare in automatico questo tipo di poesie, sono tutte diverse ma tutte uguali, lo stile e' inconfondibile, provare per credere!
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