martedì 22 febbraio 2011

Dalla mia finestra


...i miei occhi osservano un ampio panorama della citta'. Porto lo sguardo oltre i tetti delle prime case, con le antenne cresciute smisuratamente alte per captare i segnali provenienti da sud, e l'intero centro storico si delinea preciso, dalla base della collina fino alla cima. Partendo dall'alto, la parte che prima cattura la vista, riconosco l'imponente duomo, la cui facciata e' in corso di ristrutturazione, e l'ancora piu' maestosa torre civica. Il duomo, originario del IX secolo, fu ricostruito nel XVII secolo dopo che venne distrutto da un incendio. Ricordo quando, con stupore da bambino, ammiravo la volta ricca di affreschi, illuminata, durante le celebrazioni per la festa della santa patrona Fermina i cui resti riposano sotto l'altare. La torre immediatamente accanto al duomo, quasi come per contrasto, e' simbolo civile piuttosto che religioso, rappresentando le liberta' acquisita dalla citta' organizzata come Comune in epoca medioevale. Risalente al XI secolo, ha una pianta docecagonale. Subito sotto il complesso duomo-torre si estende il palazzo vescovile, che si erge "a strapiombo" sulla fila di cipressi che taglia orizzontalmente la veduta. Piu' a sinistra, sempre sopra la striscia verde dei cipressi, noto il palazzo Geraldini, una delle varie famiglie "storiche" della citta'. Purtroppo altri palazzi importanti, anche essi legati a nomi illustri, fra tutti Petrignani e Farattini, non sono visibili da questa prospettiva. Spostandomi con lo sguardo piu' a sinistra, oltre l'albero in primo piano, trovo all'estremita' la Chiesa di Sant'Angelo, riconoscibile per i due piccoli campanili. Si tratta di una chiesa abbandonata per un lungo periodo e solo di recente restaurata. Nei pressi, non visibile, si colloca il settecentesco Teatro Sociale, di indubbia bellezza (e' molto simile al teatro La Fenice di Venezia). La scena dello spettacolo teatrale ne Il Marchese del Grillo, con la zuffa causata dall'invidia dei castrati nei confronti del soprano francese protagonista sul palco, e' stata girata proprio qui. Riportando lo sguardo verso il centro della veduta, in basso, ai piedi della collina, e' facile scorgere la Chiesa di San Francesco del XV secolo. Piu' che altro si nota subito il suo campanile, chiaramente moderno (e' stato ricostruito nel 1932). Molto apprezzabile secondo me la facciata in stile romanico con doppio rosone. La chiesa e' affiancata, oltre che da un chiostro, dal palazzo Boccarini, l'enorme edificio bianco che stona un po', con la sua forma massiccia e squadrata, con l'ambiente circostante. Un tempo sede del governatore pontificio, ora ospita il museo archeologico in cui sono conservati reperti di epoca romana e, soprattutto, la statua di Germanico, uno dei pochi esempi di statue bronzee romane giunti fino a noi. La statua, che raffigura il valoroso generale romano, risale al I secolo d.C. e, rinvenuta nel 1963 poco fuori il centro storico, subi' un lungo lavoro di restauro. Mi ricordo come negli anni '80, al momento della presentazione alla cittadinanza, si diede un gran risalto all'evento, e come scolaro partecipai alla visita. Fra i reperti alcuni di essi provengono dalla necropoli preromana scoperta nel 2001 durante i lavori di abbattimento dell'ex Consorzio Agrario. L'unico edificio giallo che riesco a scorgere e' il piccolo centro commerciale che sorge ora proprio su quell'area. L'ediliza recente, almeno da queste parti, sembra aver puntato sul giallo, nelle sue varie sfumature, come dimostrano altri esempi in citta' che fortunatamente il panorama che mi si offre non comprende. Con un po' di attenzione, scendendo ancora piu' in basso, fra la moltitudine di tetti si intravede la parte superiore di Porta Romana, la porta principale della citta' (sono in totale ben sei, di cui due, piu' antiche, non piu' in uso) ed anche la piu' elegante (in travertino, il suo aspetto attuale e' del XVI secolo). La sua volta interna e' decorata con lo scudo azzurro con banda bianca simbolo della citta'. Sempre aperta, viene chiusa una volta all'anno (ai suoi cardini e' incernierata la porta lignea) ad agosto prima del passaggio del corteo storico per la festa che celebra gli statuti comunali. Ma chi arriva in citta' viene impressionato non dalla porta ma dalle mura ai suoi lati, le cosiddette mura poligonali, formate da blocchi di pietra giganteschi e geometrici, incastrati tra di loro senza uso di malte cementizie. Essendo stata costruite nel V-IV secolo a.C. sono antecedenti la conquista romana della citta'. Si estendono per 800 metri e sono talmente imponenti che i viaggiatori del Grand Tour diffusero la credenza che fossero state costruite dalla mitica popolazione dei Pelasgi. Tutto il centro storico e' circondato da mura, alle mura poligonali si aggiungono infatti, formando un'unica cinta, mura di epoca romana e medioevale (solamente a nord, dove esiste la protezione naturale di uno sperone roccioso, non si e' resa mai necessaria la presenza di mura difensive).
Poco conosciuta dal grande turismo e forse poco pubblicizzata, questa citta', piu' che nelle piazze o nei monumenti, hai suoi punti di forza nella vastita' del centro storico, un labirinto di vicoli in cui puo' capitare di perdersi, nella capacita' di conservare il suo aspetto antico (immergersi in essa e' come fare un tuffo nel passato), nella sua conformazione geografica e nei paesaggi che puo' mostrare. A differenza di tante altre citta' simili, non ostenta i suoi tesori, anzi li nasconde, nei vicoli e all'interno dei suoi numerosi palazzi. E in piu' ha il vantaggio di avere una storia ultra millenaria, pregio non da poco.

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